Conseguir Mi ricorso per cassazione To Work



La sentenza, sottoscritta dal Presidente e dall'estensore, è depositata in cancelleria impar oltre il trentesimo giorno dalla deliberazione. Qualora il Presidente lo disponga, la Corte si riunisce in camera di consiglio per la lettura e l'approvazione del testo della motivazione. Sulle proposte di rettifica, integrazione o cancellazione la Corte delibera senza formalità.

sia proposto contro una sentenza di patteggiamento o di concordato nei casi impar consentiti (come noto, a seguito dell'introduzione del comma 2 bis dell'art. 448 c.p.p. la sentenza di patteggiamento è impugnabile con ricorso per cassazione soltanto nei casi di: illegalità della pena o della misura di sicurezza, vizi relativi all'espressione della volontà dell'imputato, difetto di correlazione tra richiesta e sentenza; erronea qualificazione giuridica dei fatti; mentre avverso la sentenza di accoglimento del concordato è ammesso il ricorso per cassazione con il limite delle questioni oggetto dei motivi rinunciati e salvo le nullità assolute).

): vi rientrano gli errori in cui può incorrere il giudice nell'individuare e applicare le norme di diritto sostanziale che regolano il rapporto definito nella sentenza.

Il rito pubblico segue, in quanto applicabili, le norme concernenti la pubblicità, la polizia e la disciplina delle udienze e la direzione della discussione nei giudizi di primo e di secondo grado. Le parti private possono comparire per mezzo dei loro difensori.

Come verrà ora analizzato il procedimento di impugnazione avanti la Suprema Corte di Cassazione si svolge fra mille difficoltà operative e numerosi formalismi da osservare.

In casi del genere non bisogna disperare. Il legislatore italiano ha previsto la possibilità di errori. Egli ha quindi riconosciuto alle parti del processo il diritto di ricorrere a un giudice diverso da quello che ha adottato il provvedimento.

Mai come oggi, periodo in cui si avverte sempre più una crisi nel funzionamento della giustizia, il criterio di sinteticità nella redazione degli atti processuali è fondamentale e viene premiato dai giudici (sommersi da lavoro arretrato e dalla continua domanda di giustizia). Ecco, dunque, che la chiarezza e la sinteticità nella redazione del ricorso per Cassazione assumono un ruolo predominante e centrale nel diritto vivente, ma non solo. Recente, infatti, è sia la nota del primo Presidente della Corte di cassazione con cui questi ha sollecitato la redazione di ricorsi che impar superino le venti pagine, sia il protocollo di intesa tra la Corte di cassazione e il Consiglio nazionale forense, che ha dettato le regole redazionali del ricorso per Cassazione, al fine di definirne dei limiti contenutistici.

spese di soccombenza: se perdi la causa, puoi essere condannato a pagare le spese processuali. In altri termini, devi far fronte a tutti i costi che l’altra parte e il doctrina giuridico hanno dovuto sostenere nel corso del procedimento.

Allo stesso modo è inammissibile una "memoria di costituzione" presentata dal resistente anche nel caso in cui quest'ultimo non abbia previamente notificato ricorso in cassazione al ricorrente il controricorso nel termine previsto al n. 5340 e s.

Una volta predisposto il ricorso, tenendo conto dei requisiti formali e dei motivi che abbiamo trillado, bisogna:

violazione o falsa applicazione dei contratti e degli accordi collettivi nazionali di lavoro (introdotta ex Lgs. 40/2006): per creare unitarietà nella complessa materia dell’interpretazione dei contratti collettivi;

della possibilità, per la Corte, di procedere alla rettificazione consiste nell’esigenza di scongiurare l’annullamento della decisione impugnata tutte le volte in cui la Corte di cassazione, rimanendo nell’ambito della sua funzione istituzionale e nel rispetto del fatto come ritenuto dal giudice di merito, possa ovviare a errori di diritto, insufficienze motivazionali o cadute di attenzione da parte del giudice “a quo”, lasciando inalterato l’essenziale del contesto decisorio assunto con la sentenza esaminata (Sez. U, n. 9973 del 24/06/1998, Kremi, Rv. 211072)17.

Al riguardo sono già intervenute le news sezioni unite della Corte che hanno affermato la possibilità di ritenere il rinvio superfluo “anche all’esito di valutazioni discrezionali”, quando la causa può essere decisa “alla stregua degli elementi di fatto già accertati o sulla base delle statuizioni Source adottate dal giudice di merito, non risultando necessari ulteriori accertamenti”18.

Il Procuratore generale e il Procuratore della Repubblica presso il tribunale possono anche ricorrere nei casi previsti dall'articolo 569 c.p.p. e da altre disposizioni di legge.

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